Alla partenza ci ha raggiunto Julien Vuilleumier dell’ufficio Federale Svizzero, dipartimento cultura. Julien, che da tre anni lavora quindi per il Ministero e si occupa di itinerari culturali, è venuto per camminare con me in questa tappa. Ma chi lo dice che “quelli del Ministero” non camminano?Julien, tra l’altro, adora il trekking e lo pratica regolarmente, anche sulla Via Francigena.
La tappa Romainmotier-Cossonay è abbastanza semplice, di quelle ideali per chi è in cammino solamente da un giorno e deve ancora scaldare bene i muscoli. 18 km in mezzo a sentieri, piccoli boschi e una natura che circonda il camminatore. Unico neo, le mucche. Ma dove sono? Ne ho viste 4 in due giorni. La leggenda dei prati svizzeri con mucche ovunque, belle, felici, sorridenti, inizia a vacillare. Oppure sono tutte ben nascoste! Voglio incontrare e parlare con le mucche, quelle che fanno latte, cioccolato e formaggio eccezionali!
Torniamo al cammino. La segnaletica è ottima, non serve guardare la app. I pannelli gialli sono sempre al posto giusto, al bivio giusto, al momento giusto (candidiamo i segnali gialli svizzeri a Patrimonio UNESCO!). Ci sono talvolta anche dei rombi gialli posizionati sui tronchi degli alberi a indicare che siamo sulla retta via. Bravissimi quelli di VaudRando che si occupano di segnaletica con passione e dedizione. Qui, la segnaletica, ha protocolli rigorosi e precisi, con responsabili locali, regionali e nazionali.
La tappa scorre veloce e con semplicità si arriva al borgo di Sarraz, a poco più di metà percorso. Vale la pena fare una pausa, pendere un caffè. Lo facciamo in un altro luogo ricco di storia, il castello di Sarraz costruito quasi 1000 anni fa su uno sperone roccioso. Peccato che sia chiuso per restauro fino alla primavera 2021. Mi toccherà tornare a Sarraz.
Inzia poi l’ultima parte del percorso che per alcuni chilometri costeggia il fiume Venoge. Per fortuna le nuvole coprono il sole, altrimenti il calore di mezzogiorno sarebbe stato impegnativo da gestire.
Si sale un po’, ormai la meta è vicina. Si arriva a Cossonay, altra bella località che diventa ancora più bella se viene raggiunta a piedi. Sono le 13:30, il tempo ideale per rilassare le gambe sotto la tavola e recuperare le calorie perse.