Via Francigena

Luca ed Elena in cammino: Saint Maurice – Martigny // DAY8

La tappa

Descrizione:
Da Saint-Maurice a Martigny, due luoghi simbolo della Via Francigena europea.
Prima di rimettersi in cammino verso Martigny, meglio dare un’ultima occhiata alla splendida Abbazia di Saint-Maurice.

Questo luogo rimane nel cuore e nello spirito del pellegrino, lascia un ricordo indelebile per la sua carica spirituale che è in grado di trasmettere.

Oggi la tappa è breve e semplice, una di quelle tappe che nel mondo del ciclismo si potrebbe chiamare di “trasferimento”. Parliamo di 17 km che ci immergono nel Cantone Vallese e costeggiano il fiume Rodano, nel cuore delle Alpi. Sono proprio loro le protagoniste che inizieremo a scalare seriamente a partire dalla prossima tappa.

Ma torniamo al nostro cammino. Una prima sosta è prevista all’ufficio del turismo per condividere con Nadine e Kevin le attività in corso sulla Via Francigena. Gli uffici del turismo lungo la Via Francigena svolgono un luogo estramamente importante per trasmettere informazioni ai pellegrini e viandanti, dare loro consigli sul percorso e accoglienza.

Ora si parte, finalmente. Ma la sorpresa della giornata è che questa volta le previsioni ci hanno preso! Piove, c’è vento e rispetto a ieri ci sono 10 gradi in meno. Mi presento quindi nelle spoglie del pellegrino che deve soffrire ed espiare tante colpe: oggi quindi di acqua ne prenderò parecchia. I am ready!

Il cammino tuttavia è agevole e piano, senza dislivelli. A 2 km da Saint-Maurice ci sono anche le terme di Lavey-les-bains e varrebbe la pena trascorrerci la mattina con questo clima, ma meglio evitare le distrazioni. In un’ora e 15 minuti si arriva facilmente al piccolo comune di Evionnaz dove è l’occasione per fare una sosta e incontrare il consigliere municipale Claude-Alain Richard e il giornalista Gilles Berraud de Le Nouvelliste che ci intervista per la Via Francigena. Uscirà sulla stampa a breve un articolo promozionale proprio su questo viaggio finalizzato a promuovere la Via Francigena in Svizzera. Una tiratura di 100.000 esemplari, bene!

Intanto piove ancora, parecchio.
Si riparte gia’ bagnati dalla testa ai piedi verso Vernayaz e non è possibile evitare una nuova sosta alla cascata di Pissevache, uno degli highlight naturali della giornata. Impressionante e suggestivo questo scorcio con un salto d’acqua di oltre 100 m. Ormai sembra destino che il fil rouge della giornata sarà l’acqua, la vedo sbucare ovunque.

Bisogna accelerare il passo. Si riprende il sentiero ma preferisco costeggiare i binari della ferrovia invece di immergermi nel bosco, potrebbe essere pericoloso).
In questo tratto alternativo ci si imbatte in bucolici campi con piante di mele, prugne e albicocche. Eccole finalmente le mitiche albicocche del Vallese! Non posso sfuggire alla tentazione di raccoglierne un paio, sempre sotto l’acqua.

Ormai sotto forma di pozzanghera arrivo a Martigny, gli ultimi 10km sono stati percorsi in 1 ora e 42′, quasi un passo da Giochi Olimpici, altro che lentezza del cammino. Alle 15:00, dopo una doccia calda, incontro con Florian Rard dell’ufficio del turismo che è ben coinvolto nell’accoglienza pellegrini. Un’occasione per fare il punto della situazione sulla Via Francigena in questo tratto di cammino.

Domani giornata off per scoprire la città che ha millenarie origini celtiche e romane.

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