Via Francigena

Un nuovo rifugio per i pellegrini a Radicofani

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Redazione AEVF

Apre il nuovo ostello per i pellegrini a Radicofani, luogo affascinante che dalla toscana conduce i pellegrini nel territorio laziale. “Una risposta concreta al crescente numero di pellegrini ma non solo”, dice il Sindaco.

“La Città fortificata di Radicofani” offre al visitatore emozioni, suggestioni e scenari di straordinaria bellezza. Valorizza il tratto centrale della Via Francigena, invitando i viandanti ad un salutare «bagno» di arte, cultura e gastronomia. La salita verso Radicofani è molto dura, ma è ripagata dal bellissimo panorama che si gode lungo il percorso attraverso la val d’Orcia e la vista sull’Amiata.

Radicofani città bella, intrisa di storia ed accogliente. Oggi con un nuovo rifugio a basso costo per i pellegrini (e non solo) della Francigena che sempre più numerosi si incamminano verso Roma, provenendo da ogni angolo del mondo. A Radicofani l’amministrazione comunale ha realizzato importanti lavori di adeguamento per mettere a norma i locali: ora la struttura può arrivare ad ospitare fino a 50 persone. Una capienza grande che risponde al forte incremento di interesse verso la Francigena, anche in vista del Giubileo.

Con grande soddisfazione il Sindaco Francesco Fabbrizzi sottolinea questa importante azione che il territorio di Radicofani, da molti anni impegnato per sostenere lo sviluppo e l’accoglienza della Francigena, ha voluto mettere in campo: “Il comune attraverso una gara di appalto ha deciso di affidare la gestione del rifugio e dell’ufficio informazioni ad unico soggetto per ottimizzare le risorse e per offrire un servizio di qualità in termini di accoglienza turistica, materiale informativo, bookshop e monitoraggio. E’ stata anche l’occasione per dare una risposta di tipo occupazionale ed offrire opportunità di lavoro grazie alla Francigena”

La Francigena sta generando sui territori importanti ricadute, in ambito culturale, turistico, sociale ed economico. Negli ultimi mesi si registra l’avvio di nuove start-up, l’apertura di luoghi di accoglienza pubblica e privata per i viandanti, la creazione di nuove app e strumenti di comunicazione, l’esplosione dell’editoria, l’incremento della ristorazione che presenta il menu del pellegrino, la nascita di nuove reti di impresa e associazioni giovanili che grazie alla Francigena offrono servizi ai camminatori.

Ancora una volta (e l’esempio del comune di Radicafani lo dimostra) diventa essenziale la collaborazione fra le istituzioni, associazioni e operatori privati affinchè il cammino della Francigena possa diventare sempre più fruibile, bella ed accogliente.

Luca Bruschi