Percorrere la Via Francigena nel Sud lungo il Salento, assaporando i piatti della tradizione, vuol dire immergersi totalmente nella storia di questa terra.
La Puglia infatti, offre sapori tipici capaci di deliziare ogni palato, e questo vale sia per i piatti dell’antica tradizione contadina sia per quelli di ispirazione più marinara.
È per questo motivo che vogliamo proporti tutte le specialità da non perdere durante un viaggio sulla Via Francigena nel Sud, per riscoprire un vero e proprio paradiso di sapori.
Venite con noi in questo viaggio tra le specialità culinarie del Salento: un ricettario realizzato nel tempo che abbiamo riportato in questo articolo che descrive le unicità culinarie più rinomate della cucina salentina.
Un Salento da gustare
Il viaggio che noi di Slow Active Tours proponiamo lungo la Via Francigena nel Sud parte da Lecce: la città simbolo del Salento, e si districa lungo tutto il Tacco d’Italia fino al Santuario di Santa Maria di Leuca.
In questo lembo di terra il clima è mite tutto l’anno e l’atmosfera è sempre piacevole.
Forme, colori, profumi: tutto contribuisce a rievocare un passato intramontabile dove la cucina tradizionale non passa inosservata e le cui ricette ben si sposano con le necessità di camminatori ed escursionisti. Vediamone infatti alcuni esempi:
- Non si può dire di essere passati da qui se non si assaggia il pasticciotto. Da gustare come preferite, a colazione, insieme al caffè in ghiaccio con latte di mandorla, o semplicemente come spuntino di metà giornata, è senza dubbio la specialità tipica locale.
La tradizione prevede un ripieno di crema pasticciera avvolto da un impasto di morbida pasta frolla. La semplicità della ricetta del pasticciotto ha scatenato la fantasia dei bravissimi pasticceri salentini che partendo da questi ingredienti, hanno creato diverse varianti adatte a soddisfare anche i palati più capricciosi; - Altri semplici e facili snack da portare con se durante il viaggio possono essere ad esempio i tarallini pugliesi, golosi finger food all’olio di oliva.
- Continuando a parlare d’olio, concedetevi una breve pausa anche per gustare una genuina frisella condita con pomodori freschi, olio evo locale e un pizzico di sale. Il palato ma anche lo spirito, vi ringrazieranno!
- Tutto sommato regalarsi una pausa pranzo un po’ più lunga è fortemente consigliato. Nella Grecia salentina si prepara ancora un pane dalla forma rotonda chiamato Sceplasti, dal greco xèplasti, realizzato con lo stesso impasto delle pittule: al composto di base con farina, lievito e acqua, si aggiungono la zucca gialla (o zucchine in alcuni casi), olive, cipolla, pomodoro, capperi, olio, origano, sale e peperoncino.
- Spostandosi verso la costa non si potrà fare a meno di abbandonarsi ad una cena rigenerante ad Otranto. Qui, sullo sfondo dell’ex cava di Bauxite o affacciati da una meravigliosa finestra sul mare, gustare un delizioso piatto a base di pesce sembrerà la cosa più naturale del mondo. Quale? Impossibile scegliere tra la famosissima taieddrha salentina, preparata semplicemente con riso, patate e cozze e un gustoso polpo in umido, cotto – come d’usanza – nella pignatta. Due piatti della tradizione che vi forniranno l’energia necessaria per continuare il cammino nei corso delle prossime tappe: qui infatti, si concluderà il quarto giorno del tour proposto da Slow Active Tours.
Un cammino per tutte le stagioni
Il nostro itinerario lungo la Via Francigena nel Sud combina strade urbane che attraversano i caratteristici paesini del Salento, e le pittoresche strade di campagna. Qui la natura la fa ovviamente da padrona con scenari diversi a seconda della stagione in cui sceglierete di percorrere questo emozionante cammino.
Sia in autunno con i suoi colori avvolgenti che vi riscalderanno il cuore, sia in primavera ed in estate, saranno i frutti delle rigogliose campagne salentine a sostenervi lungo tutto il viaggio con il loro sapore autentico.
Incominciando da aprile e maggio sarà la natura e la bontà dei contadini ad offrire ai camminatori degli snack nutrienti e gustosi, come le nespole e i gelsi: l’ideale per ricaricare le energie senza doversi necessariamente fermare.
Da settembre in poi sarà facile trovare degli alberi di fichi che oltre alla delizia dei frutti potranno regalarvi anche dell’ombra sotto la quale riposare, mentre non di rado potrete incontrare dei contadini, ancora impegnati nella vendemmia, con cui condividere l’assaggio di succosi grappoli d’uva.
Ad ogni modo tra un morso ad una puccia leccese, comoda e leggera da portare in zaino, ed un caffè in ghiaccio con latte di mandorle per i vostri break veloci, arriverete a Santa Maria di Leuca, conosciuta anche come Finibus Terrae. Qui due angeli a braccia aperte accolgono e proteggono i pellegrini che entrano nella piazza del Santuario, e con le ali protese verso il cielo avvertono che la via per Gerusalemme è al di la del mare.
Percorrere un cammino come la Via Francigena richiede tanta passione, soprattutto quando la fatica inizia a farsi sentire. In questi momenti fermarsi a mangiare può avere notevoli effetti rigeneranti per il corpo e per l’anima e la cucina tradizionale salentina è un ottimo alleato in questo senso.
Affidati a Slow Active Tours per scoprire il Salento lungo la Via Francigena nel Sud, tra culto e tradizioni, non ti resta che indossare le scarpe più comode e mettere lo zaino in spalla: si parte per un’esperienza incredibile!