QUANDO CAMMINO CANTO
Il cammino come esercizio di trasformazione
Storie e pensieri, dalla filosofia alla pratica,
di una viandante e pellegrina
Ediciclo editore, settembre 2022
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“Nella vita semplice del cammino che insegna l’apertura al mondo, il mondo elargisce i suoi doni: così stupefacenti, nascosti in ogni piccola cosa, che talvolta all’improvviso mi sento sopraffatta e allora canto.
Canto la sovrabbondanza [… ]”
Che cosa accade oggi nel corso di un viaggio a piedi su lunghe distanze, che segua itinerari storici, antiche vie di pellegrinaggio o percorsi inventati fuori dalle rotte più battute?
Attingendo alle proprie esperienze di lunghi cammini in Italia, Francia, Spagna, Albania, Macedonia, Grecia, Turchia e Giappone, sulle rotte di antichi pellegrinaggi e non solo, l’autrice parla del camminare come esperienza di profonda trasformazione che riguarda il corpo, la mente, le emozioni, le relazioni.
Lo zaino come simbolo-contenitore delle proprie paure, il perdersi che a volte consente di ritrovarsi, il dilatarsi del tempo e dello spazio, l’incontro con gli altri e con il territorio, l’affidarsi, l’abbandonarsi alla strada e ai doni dei lunghi cammini, la rilettura di rituali e simboli mutuati dalle tradizioni dei pellegrinaggi antichi… Maria Corno alterna riflessioni e racconti dando vita a una fenomenologia del camminare, in una ricognizione a tutto tondo che vede emergere il cammino come uno strumento privilegiato per indagare insieme il mondo e se stessi.
Maria Corno è nata a Lecco, dove è tornata da poco dopo più di trent’anni vissuti a Milano. Si è occupata in diversi periodi della sua vita di insegnamento, progetti educativi, visual design, editoria, scrittura, canto e sviluppo vocale, corpo ed educazione somatica.
Iniziata da piccola all’escursionismo secondo la tradizione delle montagne lecchesi tra cui è nata, da circa quindici anni si dedica con interesse crescente al camminare da viandante e pellegrina di lungo corso ma anche in veste di ospitaliera volontaria.